“iF”

Può un videogioco sensibilizzare le persone sui temi più urgenti per la vita del pianeta e dell’uomo? Risponde “iF” di Lirius Games, che ha vinto il premio di Lazio Innova per lo sviluppo di prodotti di utilità sociale

Può un videogioco sensibilizzare le persone sui temi più urgenti per la vita del pianeta e dell’uomo? Risponde “iF” di Lirius Games, che ha vinto il premio di Lazio Innova per lo sviluppo di prodotti di utilità sociale

La Regione Lazio, attraverso Lazio Innova (la società dedicata all’innovazione, al credito e allo sviluppo economico previsto dalla legge regionale n. 10/2013) e in collaborazione con gli organizzatori di ROME VIDEO GAME LAB, ha voluto coinvolgere gli sviluppatori italiani di videogiochi in un percorso di collaborazione e di co-progettazione, realizzato in partnership con importanti soggetti nazionali e internazionali impegnati in diversi ambiti interdisciplinari e complementari, per la creazione di prodotti creativi di utilità culturale e sociale. Ne è nato “Lazio Gaming Project Sprint”, il contest indetto da Regione Lazio attraverso Lazio Innova per l’ideazione, la progettazione e l’illustrazione di una proposta di gamification. Il concorso, realizzato in partnership con IIDEA e con altri importanti soggetti nazionali e internazionali, ha visto conquistare il podio Giacomo Cimini e Sónia Gonçalves di Lirius Games.

Il Lazio Gaming Project Sprint ha visto la partecipazione di sette team composti sia da studenti di game development che da sviluppatori di videogiochi. Ciascuno dei team ha scelto il tema del proprio progetto selezionandolo da una rosa di quattro tracce fornite da IIDEA e dagli altri partner del progetto. E dopo una settimana di tempo necessaria a sviluppare il concept, ogni gruppo ha presentato un video pitch e un gamification canvas per illustrare il proprio progetto. Lirius Games ha candidato al premio iF, gioco di strategia a turni in cui il giocatore può ripristinare l’ecosistema e salvare il mondo dall’estinzione oppure controllare il clima stesso e giocare contro i cinque continenti.

Per il valore culturale e l’utilità pubblica di questo titolo, Lirius Games si è, quindi, aggiudicata il riconoscimento. In particolare, entrando dentro a iF, uno degli aspetti che colpisce maggiormente è la sua capacità di stimolare l’utente a riflettere e a formare la consapevolezza intorno al tema proposto. La libertà di scelta è infatti alla base di iF, che stimola i giocatori con domande come “Se avessi la possibilità di controllare il clima del pianeta saresti in grado di compiere le scelte giuste? Cosa faresti se potessi avere a tua disposizione gli strumenti per influenzare il clima del nostro pianeta? Cosa succederebbe se, in un futuro post-apocalittico in cui intelligenze artificiali create dall’uomo gestiscono interi continenti, avessi la possibilità di connetterti con il pianeta, comprendere le dinamiche che lo caratterizzano e scegliere se competere o cooperare per intervenire sul cambiamento climatico?”.

Il cambiamento climatico è un problema urgente, con effetti ormai sotto gli occhi di tutti: mega incendi, desertificazione ed eventi meteorologici estremi sono campanelli d’allarme. Non solo, questi disastri hanno un impatto sociale ed economico devastante e conseguenze per l’intero ecosistema. Si stima che un terzo di tutti gli animali e le piante scomparirà entro il 2070 se non verranno prese decisioni. Questo scenario si chiama antropocene e rischia di portare il nostro pianeta verso la sesta grande estinzione”, commentano Giacomo Cimini e Sónia Gonçalves, che hanno dato vita a Lirius Games per il progetto iF.

Nella vita reale sono regista e sceneggiatore, specializzato in fantascienza, ma da appassionato di videogiochi ormai da tempo mi chiedevo come sarebbe stato crearne uno. Durante il lockdown mi sono immerso nello studio di Unreal Engine, quando abbiamo visto il bando di gara per Lazio Gaming Project Sprint abbiamo pensato che fosse l’occasione perfetta per provare a dare sfogo alla nostra creatività e abbiamo pensato a iF, un gioco strategico a turni che avesse al centro un messaggio in grado di sensibilizzare il giocatore verso una tematica tanto importante quanto il cambiamento climatico”, aggiunge Giacomo Cimini.

Per partecipare al Project Sprint, i team hanno avuto dieci giorni per sviluppare la propria idea, da illustrare attraverso uno Speed pitch di due minuti e un Mission Model Canvas “Project Sprint, scegliendo una propria sfida tra quelle proposte dagli organizzatori.

Lirius Games ha scelto “Dalla Scienza alla Fantascienza: immaginare futuri possibili attraverso i videogiochi”, promosso da IIDEA in partnership con Rome VideoGame Lab per indagare sulla quantità di spunti da cui partire per la concezione di un "futuro possibile" resa incredibilmente ampia dall'accelerazione subita negli ultimi anni sul fronte della ricerca scientifica e dal moltiplicarsi degli ambiti di applicazione della tecnologia.

La sfida ci ha chiesto di utilizzare il videogioco per descrivere un futuro possibile, rivoluzionato da un'innovazione rivoluzionaria, basata però su una scoperta scientifica recente. Io sono un’economista, insegnante di economia e ricercatrice, che negli ultimi mesi ha vissuto il mondo e l’universo dei videogiochi quasi studiando il ruolo che il videogioco ha avuto nell’esistenza di un appassionato come Giacomo durante un periodo tanto particolare, anche emotivamente, come quello della quarantena. Per questo progetto abbiamo deciso di fare leva sulle nostre competenze specifiche per creare uno strategico a turni che potesse coniugare questi due aspetti”, spiega Sónia Gonçalves.

Avere poco tempo per l’elaborazione di una prima bozza del progetto ha costretto Lirius Games a ottimizzare i tempi. Ma ora che Giacomo e Sónia si sono aggiudicati il podio del contest, e un montepremi di 3.000 euro, inizia la fase di incubazione e di espansione del team, con un occhio in particolare verso i professionisti della programmazione che potranno collaborare per la realizzazione di iF. Inizia così il percorso per la realizzazione di un videogioco che non sia unicamente didattico ma che possa interessare anche gli appassionati di videogiochi. Il tutto con il supporto di Regione Lazio e Lazio Innova, che continueranno a seguire la crescita del team e del progetto.

I giocatori potranno utilizzare tecnologie che già adesso associazioni come la NASA stanno utilizzando e dovranno anche prendere decisioni difficili, indipendentemente dal ruolo che decideranno di ricoprire. Con iF vogliamo riuscire a coniugare divertimento e comprensione delle politiche sociali ed economiche che influenzano la vita del nostro pianeta”, concludono Cimini e Gonçalves.

I cittadini e le startup del Lazio possono infatti sviluppare competenze tecniche e digitali nei settori del game, della cultura e del turismo nello Spazio Attivo LOIC di Zagarolo, un hub a supporto dell'innovazione che offre diversi servizi al territorio, tra cui il FabLab regionale per la prototipazione di videogiochi e di laboratori per l’incubazione per l’avvio di nuovi progetti imprenditoriali.