È in corso la prima FIFA special eChallenge su PlayStation4, il progetto nato grazie a un accordo tra Federazione Italiana Giuoco Calcio e ProGaming Italia, con la collaborazione di Sony Interactive Entertainment Italia e il patrocinio di IIDEA. I tornei sono riservati esclusivamente ai tesserati della sezione Sperimentale della DCPS (Divisione calcio Paralimpico e Sperimentale) e per l’occasione abbiamo contattato l’atleta Luigi Montefusco e l’allenatore Lorenzo Orlandini, tesserati Reggio Audace Football Club (Reggiana).
Come ti descriveresti ai nostri lettori? Ci racconti la tua storia e ed esperienza?
Luigi: Trovo la mia esperienza molto stimolante e positiva, le sensazioni che ho quando gioco contro avversari online è la stessa che ho quando gioco sul campo da calcio.
Quanto pensi sia importante la preparazione fisica per affrontare un torneo di eSport?
Luigi: Giocare in un campo di calcio e partecipare a un torneo eSport richiede una preparazione totalmente diversa; mentre sul campo prevale la condizione fisica, qui conta molto la preparazione mentale.
Al netto del diverso impegno fisico, che differenze hai trovato nell'approccio allo sport reale e a quello simulato?
Luigi: La tensione del prepartita è la stessa, ma l’attesa snervante del fischio d’inizio in campo è un’emozione unica e ineguagliabile.
Durante la pandemia molti sport sono stati sostituiti dalla loro versione digitale, anche da parte di atleti professionisti (basti pensare ai GP virtuali corsi anche da piloti di F1). Pensi che in futuro le due realtà si integreranno o rimarranno sempre mondi distanti?
Lorenzo: Sono sicuramente dell’idea che si integreranno, ma l’emozione dello sport nella sua natura è differente da quella degli eSports. Giudico comunque molto positiva questa esperienza e l’utilizzo degli eSports può essere utile anche sulla preparazione fisica/mentale degli atleti.
Luigi: A mio avviso sono due mondi che si stanno già parzialmente integrando e lo trovo positivo, soprattutto perché si aprono nuovi scenari impensabili anni fa.