Nabbovaldo e il ricatto dal cyberspazio

Imparare a difendersi dalle minacce online divertendosi

Imparare a difendersi dalle minacce online divertendosi

In un mondo che è sempre più online, è importante sapersi difendere dalle minacce della rete fin da piccoli. Ma come fare a coinvolgerli parlando un linguaggio vicino a loro? Nabbovaldo e il ricatto dal cyberspazio, un videogame educativo per giovani internauti che vogliono imparare a difendersi dalle trappole del web divertendosi, nasce proprio per rispondere a questa domanda.

Per saperne di più su questo progetto abbiamo incontrato Giorgia Bassi della Ludoteca del Registro.it, un progetto gestito dall’Istituto di Informatica e Telematica del Cnr di Pisa. Giorgia, che ha contribuito a ideare e sviluppare Nabbovaldo, lavora da dieci anni per la Ludoteca del Registro.it con l’obiettivo di diffondere la cultura della rete e l’utilizzo responsabile delle risorse digitali, e nel farlo, cura i contenuti didattici e dei laboratori interattivi da proporre alle scuole di tutta Italia. All’interno di queste attività Nabbovaldo e il ricatto dal Cyberspazio, è il più recente degli strumenti educativi sviluppati curando l’attività di utilizzo dei videogame in aula

Giorgia, come e perché è nato Nabbovaldo e il ricatto dal Cyberspazio?
Il videogioco nasce con l’obiettivo di introdurre i temi di cybersecurity nella fascia dei ragazzi tra gli 11-14 anni. Il gioco è una risorsa didattica particolarmente efficace per i ragazzi in questa fascia di età, che spesso trovano difficoltà ad imparare tramite una lezione “classica” e che difficilmente avrebbero accesso alla serie di informazioni per evitare le minacce online proposte da questo gioco. Pur essendo sviluppato in single player, il gioco è utile anche nelle classi a scuola, luogo dove è di primaria importanza inserirsi per portare da subito questi temi. Oggi gli alunni già dalle scuole primarie hanno accesso ai dispositivi mobile connessi alla rete e questo li rende soggetti esposti, ecco perché, l’apprendimento delle principali cyber minacce e tipi di attacco, le vulnerabilità e le contromisure tecniche ma soprattutto comportamentali, è una necessità.

Il tema della cybersecurity è fondamentale oggigiorno, soprattutto per i più giovani che navigano in rete, ma come fa Nabbovaldo a educare efficacemente i giovani tramite il videogioco?
Proprio grazie alla natura di videogioco, esso diverte e crea coinvolgimento nel giocatore, soprattutto se pensiamo al target degli adolescenti. Il personaggio principale del videogame è Nabbovaldo, un ragazzo volutamente più “grande” rispetto al target dei videogiocatori per il quale è stato pensato, in modo tale che aiuti ancora di più il processo di immedesimazione ed emulazione, proprio come un fratello maggiore. Un altro punto di forza del personaggio è rappresentato dalla sua ingenuità, dal suo non essere esperto ma appunto un “nabbo”, termine usato dai gamer per indicare i “novellini”, i giocatori inesperti. Questa sua semplicità e a volte goffaggine, lo rende simpatico agli occhi dei ragazzi, che imparano con più facilità.

Dal punto di vista delle illustrazioni invece, l’aspetto di Nabbovaldo e dei personaggi secondari e le ambientazioni, sono tutti progettati e disegnati con cura dalla fervida fantasia dell’illustratore Gabriele Peddes, per renderli più accattivanti e “friendly” possibile.

L’esperienza di gioco educativa proposta porta i ragazzi ad essere incentivati e stimolati dalla presenza di una classifica da scalare guadagnando “like”, accumulabili anche leggendo le definizioni tecniche contenute nella Nabbopedia, l’enciclopedia della terminologia del web. Inoltre, la struttura del gioco è organizzata a livelli e, per passare al successivo, si devono superare alcuni mini-game, sempre sui temi della sicurezza, di tipo statico (puzzle) o di tipo dinamico (arcade).  I primi si svolgono per così dire "in tempo reale" e richiedono da parte del giocatore un minimo di abilità e riflessi (nel mini-gioco “Wack-a-worm” si devono annientare i malware di tipo “worm”), mentre le tempistiche degli “arcade” (per esempio, il gioco “Installazione” per configurare un sistema informatico) dipendono dalla concentrazione e dalle intuizioni del giocatore.

Il gioco è un ibrido tra diversi medium pensato per far leva sul fenomeno della gamification per l’istruzione. Cosa ne pensano i docenti?
I docenti si sono dimostrati molto interessati a scoprire le potenzialità di questo strumento proprio per la sua natura di gioco educativo. L’interesse verso strumenti più interattivi è naturalmente cresciuto a seguito della pandemia, con l’avvento della DAD, inizialmente “subita” e vissuta come una soluzione emergenziale, ma che in seguito è stata lo stimolo per superare una certa diffidenza verso forme non convenzionali di didattica. Ovviamente per i docenti non è sempre facile prendere confidenza con una risorsa di questo tipo e infatti, nell’ambito dei laboratori sul videogioco che proponiamo nelle scuole secondarie di primo grado, è previsto un percorso formativo per gli insegnanti, sui temi della cybersecurity e soprattutto sulle modalità di utilizzo didattico del videogioco.


Puoi dirci qualcosa sulla Ludoteca del Registro.it?
In dieci anni di attività, l’iniziativa è cresciuta incredibilmente, puntando molto sulla ricerca di strumenti che potessero veicolare i contenuti attraverso modalità innovative. Oltre al videogioco, infatti, la Ludoteca propone una ricca varietà di risorse, che include giochi didattici da svolgere in classe, materiale cartaceo (cruciverba, carte, tavole a fumetti), ma anche la web app “Internetopoli” (https://www.internetopoli.it/), interamente dedicata al mondo della Rete. Tutte queste risorse sono utilizzate durante i nostri laboratori ma sono messe a disposizione anche sul nostro sito. In particolare, nella sezione dedicata alla “Cybersecurity”, i docenti possono trovare tutti gli strumenti che utilizziamo per i laboratori dedicati alla sicurezza in Rete.

La Ludoteca del Registro.it è un progetto del Registro.it, l’anagrafe dei domini a targa italiana, gestito dall’Istituto di Informatica e Telematica del Cnr di Pisa.


Per maggiori informazioni sulla Ludoteca:

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