Viviana Cavaliere

Viviana Cavaliere, Head of Talent & Partnership di 2WATCH, è Game-to-Women

Viviana Cavaliere, Head of Talent & Partnership di 2WATCH, è Game-to-Women

Da sempre appassionata dei nuovi trend del mondo digital, Viviana si avvicina agli esports per la loro capacità di comunicare con la Generazione Z. Oggi in 2WATCH si occupa della ricerca di nuovi talent del panorama gaming e della loro formazione per diventare ambassador della comunicazione dei brand.

Ci puoi raccontare com’è nata la tua passione per i videogiochi e qual è il percorso che ti ha condotta a lavorare nel mondo del gaming competitivo?
La mia passione non è nata in maniera specifica per i videogiochi. Mi sono appassionata, fin dai tempi dell’università, a tutti quelli che erano i nuovi trend del mondo digital e della comunicazione. Sono passata dai blogger, alla rivoluzione dell’influencer marketing, dove Instagram la faceva da padrona, fino a strizzare l’occhio alla Gen Z e a come quest’ultima utilizzasse per comunicare tipologie di contenuti sempre più live e meno statici su piattaforme emergenti quali Tik Tok e Twitch. Da qui, appunto, è nato il mio interesse verso il mondo del gaming e degli esports, un industry totalmente in esplosione, soprattutto per i brand e gli operatori della pubblicità, complici la progressiva diffusione di forme di intrattenimento interattivo e la crescita del giro d’affari di questa industria che oggi vale circa 160 miliardi di dollari, più del doppio del business della musica e del cinema messi insieme.

In 2Watch ricopri il ruolo di Head of Talent & Partnership. Puoi spiegarci di cosa ti occupi?
2WATCH da quest’anno ha lanciato una divisione talent interna alla società, ossia una divisione che ha lo scopo di creare un network di talenti, appunto, appassionati ed esperti del mondo gaming, esports ma anche con un occhio che guarda al settore dell’intrattenimento. Io ho l’arduo ruolo di individuare giovani profili, player emergenti, ma dal grande potenziale, e aiutarli a crescere sia da un punto di vista social che contenutistico, fino a prepararli a diventare ambassador e responsabili della comunicazione aziendale dei brand.

Pensi che il fatto di essere in Italia abbia influito o stia influendo in qualche modo sul tuo lavoro?
Sicuramente. L’Italia - da sempre e in molteplici settori - ha spesso ricoperto il ruolo di “follower” e mai di “first mover”. È come se il nostro paese debba prima vedere come procede un’innovazione per poi intraprenderla. Più nel dettaglio, in altri paesi d’Europa ci sono molte più opportunità nel mondo digital e in quello della comunicazione, ma l’era pandemica dalla quale, si spera, stiamo uscendo ha ormai sovvertito anche questi equilibri. 2WATCH, aggiungo, è una bellissima realtà napoletana quindi più fortunati di così… non si può!

2Watch è una start up innovativa che opera come media tech company in ambito esports. Nel corso dell’ultimo anno ha dato vita a numerose iniziative in collaborazione con università o scuole. Quale è l’obiettivo?
L’obiettivo di 2WATCH è senz’altro quello di portare il gaming ad un livello mainstream e farlo uscire dalla sua nicchia di mercato. Vogliamo che - tramite i nostri format e contenuti editoriali - il gaming diventi spettacolo, intrattenimento puro, un bellissimo programma da guardare la sera con tutta la famiglia, con gli amici oppure nei momenti liberi e di svago. Non di minore importanza, a nostro avviso, il ruolo chiave che il gaming può assumere nella quotidianità dei giovanissimi. Per questa motivazione 2WATCH organizza diversi format nelle università e nelle scuole con l’obiettivo di arrivare ai ragazzi e farsi promotore di un gaming sempre positivo, che stimoli la creatività dei più giovani e li prepari a delle sfide quotidiane che poi così virtuali non sono: dalle relazioni sociali al mondo del lavoro.

Che consigli condivideresti con le ragazze e i ragazzi che vogliono lavorare in questo settore?
Osate, non siate chiusi di mente, non seguite gli stereotipi. Seguite sempre le vostre passioni. Ci sarà un momento in cui, quando meno ve lo aspettate, quello che amate di più potrà trasformarsi in molto più di una passione.
Non molti sanno (e questo potete “giocarvelo” alle cene di Natale quando i parenti vi chiedono perché spendete ore della vostra vita davanti a uno schermo), ma nel gaming si sviluppano skills come leadership, self confidence, capacità di lavorare in team e sotto pressione. Capacità che nella vita di tutti i giorni, soprattutto in quella lavorativa, sono degli strumenti di eccellenza!