20 febbraio 2020 – IIDEA annuncia oggi il lancio di “Game to Human” (G2H), la piattaforma che l’Associazione ha deciso di realizzare per promuovere una maggiore conoscenza dei videogiochi e del loro impatto positivo sulla vita dei videogiocatori, delle loro famiglie e più in generale nella società moderna.
Oggi il videogioco è una parte fondamentale del tempo libero di persone di tutte le età e i generi, anche in Italia. Oltre ad essere un mezzo di intrattenimento molto popolare, può portare con sé anche molti benefici per le famiglie, per le scuole, per il lavoro e per molti altri contesti. I videogiochi possono ispirare gli studenti a imparare meglio, generare opportunità di lavoro per le professioni del futuro, aiutare a risolvere grandi sfide a livello scientifico, sociale e culturale attraverso l’applicazione della tecnologia.
“Con Game to Human vogliamo raccontare storie di persone che con i videogiochi hanno fatto qualcosa di speciale. Persone che, ispirate da un’idea di videogioco, hanno messo al centro l’essere umano e creato benefici per la società”, commenta Marco Saletta, Presidente di IIDEA. “I videogiochi sono fatti per creare sfida e divertimento per i giocatori, ma nello stesso tempo mai come oggi sono in grado di creare connessioni tra le persone, favorire l’apprendimento e l’empatia, portare innovazione in qualsiasi ambito, dall’educazione alla salute, dalla scienza alla valorizzazione del patrimonio culturale”.
Le prime storie – in attesa di aggiungerne di nuove grazie a una call for proposal aperta a tutti - raccolte da Game to Human sono tutte italiane e molto recenti: Blind Console e Freud’s Bones.
Blind Console nasce da un’idea di quattro ragazzi di Torino - Arianna Ortelli, Dario Codispoti, Enrico Allais e Flavio Accossato – che decidono di realizzare una piattaforma gaming utilizzabile anche senza la vista. Da questa intuizione in meno di un anno nasce Blind Console, la prima console per non vedenti, che dà a tutti la possibilità di sperimentare in autonomia la dimensione fisica ed emozionale di un videogioco attraverso tatto e udito. Il team di sviluppo si avvale anche di non vedenti per creare il prodotto a partire dai loro bisogni.
Freud’s Bones è un progetto di Fortuna Imperatore, conosciuta anche con lo pseudonimo di Axell Fox, una giovane laureata in psicologia che ha deciso di partire dalle sue competenze professionali per diventare una game developer. Tornata a casa dal suo lavoro quotidiano, Fortuna per mesi si è immersa in un mondo alternativo e ha iniziato a sviluppare un gioco in cui il giocatore veste i panni di Sigmund Freud, inserendo l’esperienza nel suo vissuto e seguendo (anche) un percorso di crescita personale.
Game to Human è una piattaforma permanente che ha un sito dedicato e si arricchirà nel corso del tempo con storie nuove e del passato, accomunate dal loro essere in grado di trasmettere l’importanza e la rilevanza sociale e culturale di un mondo in costante evoluzione come quello dei videogiochi.