Milano, 10 ottobre 2023 – Non solo intrattenimento, i videogiochi sono anche mezzo di socializzazione e valvola di sfogo per sentirsi più felici e meno sotto pressione. È quanto emerge da “The Power of Play”, lo studio globale realizzato su circa 13mila videogiocatori di 12 Paesi nel mondo, tra cui Australia, Brasile, Canada, Corea del Sud, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna Polonia, Spagna, Stati Uniti e Italia. La ricerca è stata condotta da condotta dall’associazione nordamericana The ESA (Entertainment Software Association), in collaborazione con ESA Canada, IGEA (Australia), KGames (South Korea) e Video Games Europe, di cui IIDEA è parte.
Secondo gli oltre 1000 videogiocatori italiani coinvolti, i videogiochi hanno diversi benefici: stimolano la mente (70%), connettono diversi tipi di persone (78%), creano esperienze accessibili per persone con abilità diverse (75%). In Italia giocare ai videogiochi ha l’effetto di ridurre la sensazione di stress (69%), l’ansia (58%) e la solitudine (45%). Nello specifico, i videogiochi sono un efficace strumento per ridurre lo stress a tutti i livelli per le donne (54%) più che per gli uomini (47%), e soprattutto nella fascia di età 25-34 anni (55%).
E non solo. Aiutano ad affrontare le sfide di ogni giorno (66%) e a sentirsi più felici (48%). Talvolta sono anche terapeutici, dal momento che per 4 intervistati su 10 sono stati utili a superare momenti difficili.
I videogiochi, poi, rinforzano skills e attitudini: migliorano la creatività (69%), aiutano a sviluppare le competenze cognitive (68%), agevolano il lavoro di squadra (63%), affinano le competenze linguistiche (63%) e in generale stimolano la flessibilità (59%).
Passando alle ragioni che spingono gli italiani a videogiocare, se per la maggior parte dei nostri connazionali (65%) sono un modo per passare il tempo, anche divertirsi (63%) è un’ottima ragione per farlo e 6 intervistati su 10 pensano che esista un videogioco adatto per tutti.
Rispetto alle abitudini di gioco in generale il 71% del campione italiano valuta positivamente la propria esperienza di gioco online, che spesso viene preferito al gioco in presenza quando si sceglie di giocare in compagnia.
In generale, dallo studio emerge come i videogiochi forniscono ai giocatori una serie di benefici sociali ed emotivi condivisi a livello globale. È possibile consultare lo studio completo, i dati europei aggregati e il focus sui dati italiani di The Power of Play al seguente link.
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The Power of Play – Metodologia
AudienceNet ha condotto un sondaggio interattivo online su 12.847 intervistati in 12 Paesi. In ogni Paese, gli intervistati sono stati reclutati tramite un sondaggio di screening inviato in base a campioni contingentati statisticamente e demograficamente rappresentativi delle rispettive popolazioni online, a partire dai 16 anni di età. Le domande di screening hanno garantito che, in ogni Paese, ci fosse un campione finale di oltre 1.000 giocatori attivi, ovvero che giocano ai videogiochi per almeno un’ora alla settimana. Tutti gli intervistati sono stati contattati attraverso panel di ricerca sui consumatori accreditati a livello professionale. AudienceNet è una società di ricerca sui consumatori globale pienamente accreditata, che attualmente conduce ricerche rappresentative a livello nazionale in 52 Paesi. In qualità di Market Research Society (MRS) Company Partner, AudienceNet è vincolata dal Codice di Condotta MRS e dal GDPR in relazione alla raccolta e al trattamento dei dati di ricerca sui consumatori.