Scopri l’industria dei videogiochi

Cosa sono i videogiochi?

I videogiochi sono:

Sono un’espressione della cultura contemporanea e rappresentano un nuovo linguaggio nel modo in cui esploriamo noi stessi e il mondo che ci circonda.

Rappresentano il culmine dell'innovazione e della creatività, fondendo il meglio dell’arte con le ultime frontiere della tecnologia.

Sono il terreno di gioco perfetto per i futuri cittadini digitali, guidando lo sviluppo di competenze e di talenti altamente specializzati.

Creano nuove opportunità per la ricerca, la società e la sostenibilità ambientale.

 

Il consumo di videogiochi in Italia

L’ultima fotografia del settore realizzata da IIDEA nel 2022 mette in luce l’importanza dell’industria dei videogiochi nell’economia digitale, culturale e creativa del Paese.

La passione degli italiani per il videogioco si conferma solida: il settore dei videogiochi in Italia – tra i primi cinque mercati in Europa per consumi – registra un giro d’affari pari a 2,2 miliardi di euro e ben 14,2 milioni di videogiocatori tra i 6 e i 64 anni, con un’età media di 29,8 anni. L’80,9% degli appassionati di videogiochi ha un’età maggiore di 18 anni, il 19,1% tra i 6 e i 17 anni. Una videogiocatrice su 4 è donna. Tra le piattaforme preferite, i dispositivi mobile sono i più utilizzati (69,7%), seguiti da console (45,8%) e PC (38%).

 

La produzione nazionale

L’industria nazionale negli ultimi anni ha visto una crescita e un consolidamento, con il definitivo passaggio da una realtà di start up a una di piccole e medie imprese. Il fatturato generato dalle imprese nazionali si aggira nel 2022 tra i 130 e i 150 milioni di euro, segnando un +30% rispetto alla rilevazione precedente e mostrando un forte potenziale di sviluppo. 

In crescita anche il numero dei professionisti impiegati nella produzione che aumentano del 50%, passando dai 1.600 del 2021 ai 2.400 del 2022. Tra questi, più di 8 addetti su 10 hanno meno di 36 anni e uno su 4 è donna.

 

La nuova frontiera del made in Italy

Le produzioni italiane sono destinate prevalentemente all’export: ben il 43% dei videogiochi sviluppati in Italia è destinato al mercato europeo e il 40% a quello nordamericano. Limitato invece il peso dell’Italia a cui sono destinati solo il 7% dei prodotti realizzati dalle imprese di sviluppo nazionali. I mercati a cui gli studi di sviluppo italiani guardano con maggiore interesse, in chiave di espansione del proprio business, sono – oltre a Europa e Nord America – quelli asiatici. L’industria italiana dei videogiochi opera in un mercato fortemente globalizzato e ha tutte le carte in regola per diventare una nuova frontiera del Made in Italy culturale, creativo e digitale.