Dichiarazione di IIDEA sulle valute virtuali di gioco
L’acquisto di valute virtuali di gioco è una pratica consolidata e ampiamente compresa dai giocatori. I soci di IIDEA, l’associazione di categoria dell’industria dei videogiochi in Italia, applicano sistematicamente le normative europee sulla tutela dei consumatori nel proporre questi acquisti.
L’industria dei videogiochi offre un’ampia gamma di titoli consentendo ai giocatori di accedere a un’enorme varietà di generi ed esperienze innovative su diverse piattaforme. I giocatori possono giocare interi titoli senza alcun esborso monetario, con l’opportunità di provare videogiochi senza alcun costo o impegno iniziale.
IIDEA, in linea con la federazione europea Video Games Europe, sostiene e promuove principi di equità e trasparenza per l’acquisto di contenuti in-game anche per quanto riguarda la valuta virtuale di gioco. Il Codice di condotta PEGI impone agli sviluppatori di garantire che, nella fase di acquisto della valuta di gioco, il suo costo reale sia chiaro e inequivocabile.
- I giochi che includono acquisti in-game devono mostrare la relativa icona del PEGI al momento dell’acquisto per aiutare i consumatori a prendere una decisione informata.
- I titoli che prevedono l’acquisto di valuta di gioco devono garantire che, al momento della transazione, il suo costo monetario reale sia chiaro e inequivocabile per i consumatori.
- I titoli che includono contenuti di gioco acquistabili devono garantire che i giocatori/i titolari dell’account ricevano sempre una ricevuta o una fattura nel loro account quando effettuano acquisti con denaro reale.
- L’uso delle valute di gioco non costituisce una transazione commerciale o un acquisto, ma equivale all’uso di contenuti del gioco. Ove disponibile, i giocatori possono scegliere di acquistare la moneta del gioco pagando con denaro reale sullo store virtuale.
- Come stabilito dalla normativa europea sulla tutela dei consumatori, e in particolare dalle Linee Guida pubblicate dall’Office for Fair Trading del Regno Unito nel 2012, il gioco dovrebbe essere distinto quanto più possibile dalle transazioni commerciali, per non generare confusione tra i giocatori.
- Gli strumenti di controllo parentale consentono ai genitori di gestire gli acquisti, ad esempio bloccandoli e impostando dei limiti.